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Al via l’ecobonus per l’acquisto di moto e scooter a impatto zero

Dal 22 luglio è prenotabile sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo economico l’ecobonus per acquistare ciclomotori, moto, tricicli e quadricicli elettrici.

Con la recente conversione in legge del decreto Rilancio, entra nel vivo la campagna di incentivi messi in campo dal governo per sostenere la mobilità green in Italia. In attesa della definizione dei decreti attuativi per le agevolazioni nazionali previste sull’acquisto di auto elettriche e ibride, che dovrebbero essere disponibili da agosto, a partire dal 22 luglio è già possibile richiedere l’ecobonus per chi scegli di acquistare moto e scooter elettrici o ibridi con o senza rottamazione.

Al momento, sulla piattaforma dedicata ecobonus.mise.gov.it è possibile prenotare il bonus soltanto se si sceglie di rottamare un veicolo inquinante, ma il ministero dello Sviluppo economico fa sapere che a breve sarà possibile prenotare il bonus anche per gli acquisti senza rottamazione.

Quanto valgono gli incentivi
Il contributo massimo previsto per l’ecobonus sull’acquisto di scooter elettrici e ibridi può arrivare uno sconto del 40% sul prezzo di listino, fino a un valore massimo di 4mila euro, nel caso in cui si decida di rottamare un veicolo inquinante di categoria euro 0, 1, 2 o 3.

Se invece si sceglie di effettuare l’acquisto senza rottamare il vecchio veicolo la percentuale di sconto applicato scende al 30% del prezzo, e comunque fino al valore massimo di 3mila euro.

Quali motoveicoli si possono acquistare
Per quanto riguarda invece le tipologie di moto e scooter ammessi alle agevolazioni, il testo del dl Rilancio approvato prevede che possano beneficiare dell’ecobonus i veicoli nuovi di categoria L a due, tre o quattro ruote, ibridi o elettrici nelle categorie comprese tra L1e e fino a L7e inclusa.

Come già nel caso dell’ecobonus previsto per l’acquisto di auto elettriche e ibride, anche questi incentivi destinati a chi sceglie di acquistare moto e scooter non inquinanti possono essere cumulabili con quelli previsti dalle amministrazioni locali e con quelli previsti direttamente dai rivenditori e da altri enti.