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In dirittura d’arrivo il nuovo lavoro letterario di Lucio Santarpia, docente universitario di medicina e sindaco di Frignano. Alla biografia del medico e scienziato Luca Tozzi segue quella di Francesco Serao, altro conterraneo e illustre medico, scienziato e letterato, conoscitore della lingua greca, latina, inglese e francese. Un amore che viene da lontano quello di Santarpia per Serao. Il docente e medico frignanese, infatti, nel corso delle sue ricerche, nel 2011, si imbattè nella tomba del suo conterraneo e la fece restaurare a sue spese.

Come riportato nel libro, Francesco Serao medico di fama europea, nacque a San Cipriano d’Aversa il 20 settembre 1702. Si laureò in medicina a 18 anni e, poiché la legge stabiliva che l’età minima per laurearsi era di 21 anni, fu necessario un “Grazie speciale”.

Fu allievo prediletto di Niccolò Cirillo, che a sua volta fu allievo di Luca Tozzi di Frignano. A 20 anni vinse il primo concorso a cattedra in medicina teorica a cui ne seguirono altri, tutti vinti, in altre discipline mediche. Conosciuto per la sua fama in Italia e all’estero, aveva rapporti di amicizia con i più grandi medici-ricercatori dell’epoca. La sua cultura era immensa. Fece parte dell’Accademia delle scienze di Parigi, dell’Accademia di Londra, di quella Benedettina di Bologna. Fu iscritto “Honoris causa” alle prime Università d’Europa. Il famoso medico anatomista e patologo Giovanbattista Morgagni lo definì “La gloria della scienza napoletana”, lo scienziato, filosofo e matematico Zanotti “Il più grande medico del mondo”.

L’illustre medico inglese Pringle curava gli ammalati di tubercolosi con i metodi del Serao. A Maria Carolina D’Austria che doveva venire a Napoli per sposare Ferdinando IV di Borbone fu consigliato di non portarsi da Vienna nessun medico personale, ma di affidarsi in caso di necessità alle cure del Serao.

Fu medico ordinario di Corte e protomedico generale del Regno delle due Sicilie. Veniva chiamato per consulti in tutta Italia e all’estero. E’ rimasto famoso il suo intervento a Parigi per dirimere una questione medica tra i medici chirurghi e clinici francesi.

Il sovrano francese incaricò il decano di medicina di Parigi di chiamare il Serao che risolse la controversia. Vasta è la sua produzione di lavori scientifici non solo in materie mediche.

In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Napoli, pronunciò due orazioni in latino che, come scrisse padre Cirillo Caterino,Di fronte ad esse impallidiscono le prolusioni analoghe di Gianbattista Vico. Fu un caposcuola dell’arte medica e fra i suoi allievi famosi ricordiamo Domenico Cirillo, Domenico Cotugno, Michele Troia, Antonio Villari e Antonio Sementini, artefici del progresso medico in Italia e all’estero.

Morì il 5 agosto del 1783 all’età di 81 anni.

L’illustre medico francese di Anatomia Vicq d’Azir pronunciò all’accademia delle Scienze di Parigi un elogio funebre in suo onore. Fu sepolto in una cappella della chiesa di Montevergine detta Monteverginella, dove si trova anche la tomba di San Francesco Caracciolo.

I suoi discendenti risiedono a San Cipriano e nei paesi limitrofi, soprattutto a Frignano, fra cui ricordiamo Giuseppe Serao, podestà e sindaco di Frignano. Stimato e apprezzato da illustre personalità del Settecento è ora quasi dimenticato o sconosciuto ai suoi conterranei.

A Frignano esiste una strada dedicata a Francesco Serao che fino a un decennio fa era priva della targa toponomastica. L’autore, a sue spese, la fece riprodurre ed apporre affinché il suo nome non venisse dimenticato.