Mastroianni? Meglio che parli di lavori pubblici. Già in campagna elettorale con retorica da bar.
L’Amministrazione Santarpia tutela i diritti di chi non è in regola ma rispetta chi ha sempre pagato.
Frignano – “La delibera adottata in Consiglio Comunale non è frutto del dissesto ma rappresenta una scelta politica e tecnica che, senza ledere i diritti di chi non ha pagato i tribuiti locali per anni, tutela e rispetta i cittadini che invece lo hanno sempre fatto, con sacrificio e dedizione alla comunità”. Questa la replica dell’assessore al Bilancio Antonio Sabatino alle critiche del Consigliere Vincenzo Mastroianni sulla scelta di votare in Consiglio comunale la non adesione alla tregua fiscale.
Sabatino rincara la dose per tutelare la scelta tecnica e politica condivisa dalla maggioranza del sindaco Lucio Santarpia: “il dissesto non centra nulla e il consigliere Mastroianni, pur non essendo preparato sulla materia fiscale (non si tratta di lavori pubblici) dimostra solo di essere in mala fede.”
L’assessore Sabatino ha voluto anche precisare che “il dissesto che la minoranza vuole usare come arma politica è stato ereditato. Il Comune di Frignano era già in dissesto nel 2020, e l’attuale amministrazione ne ha solo preso atto nel 2022. La scelta tecnica del dissesto è stato un atto di rinascita per il Paese e non un atto distruttivo. Vi è poca consapevolezza da parte di chi lo contesta. C’è da augurarsi che non sia solo malafede ma più semplicemente ignoranza.” Mastroianni tenta una fuga in avanti e avvia la sua campagna elettorale anzitempo, anche se non è detto che si voterà presto, attuando la sua solita retorica da bar sull’argomento, pur sapendo bene (perché gli è stato spiegato in più sedi) che nessun beneficio sancito dalla “tregua fiscale” sarà negato a chi non ha versato i tributi.”
Per farla breve, senza dilungarsi sulla norma, se il Consiglio Comunale non avesse votato alcuna delibera, il diritto di vedersi azzerare le sanzioni e gli interessi della cartella di pagamento non sarebbe stato comunque leso. Così come si evince da una lettura della Legge di Bilancio 2023 (ndr).
Tuttavia, continua l’assessore Sabatino, “approvando la delibera, nel rispetto di chi ha sempre pagato la Tarsu, l’Imu e la TASI, chi non lo ha pagato a suo tempo (e raramente perché non poteva) potrà farlo adesso, presentando però una istanza e quindi assumendo un impegno con l’Ente, vedendosi comunque azzerate le sanzioni, gli interessi e gli oneri (quindi senza essere penalizzato) ed usufruendo anche di una dilazione con rate trimestrale di cinque anni (vantaggio che non ha potuto avere chi regolarmente, negli anni, ha onorato i suoi impegni col Comune, con sacrificio suo e del suo bilancio familiare). Ma questo presuppone che chi non è in regola si impegni a pagare e inizi a farlo.”
In sostanza, dalle parole ferme dell’Assessore emerge la centralità della c.d. questione morale, per l’Amministrazione Santarpia. “Tutti i comuni – continua Sabatino – si sono comportati come il nostro. E questa non è una mia opinione, ma un dato di fatto. Perché chi ha pagato deve essere rispettato. E chi vuole farlo deve poterlo fare oggi per allora.”
Il Consigliere Mastroianni, secondo Sabatino, con le sue affermazioni dimostra solo tre cose: “non ha dimestichezza con la materia erariale e con i tributi locali, ma gioca sul fatto che l’elettorato lo ignora; rivendica la sua appartenenza alla classe politica di cui per tanti anni ha fatto parte che, per incapacità e per volontà, ha sempre chiuso gli occhi davanti all’evasione fiscale, favorendo il dissesto; ha scarsa considerazione del suo e dell’altrui elettorato, convinto di poter affermare qualsiasi stupidaggine perché di fatto non tiene in alcun conto il voto di opinione.”