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FRIGNANO

è un comune italiano di 8.549 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Fa parte dell’agro aversano.

LA STORIA

La fondazione di Frignano è datata non più tardi del I secolo a.C., al tempo delle tre centuriazioni effettuate dagli imperatori romani sull’agroaversano. Ciò è deducibile da due fatti: dal nome e dalla ubicazione.

Il Paese in passato era conosciuto con il nome di Frignano Maggiore, differenziandosi da Frignano Minore (piccolo), l’attuale Villa di Briano il cui nome è stato mutato agli inizi degli anni ’50.

IL NOME

Il toponimo Frignano è la forma sincopata di un nome prediale gentilizio romano Furinius (Furnius). L’origine del nome si può anche ricollegare a “Forum Iani” (Foro di Giano), perché fu ritrovata, alla fine degli anni ’50, un tempio con due aperture (una a sud ed una ad ovest) sormontate da due facce di diverse dimensioni con la scritta “Dicata Iano”. Tale tempio fu ritrovato sotto l’attuale chiesa dedicata a Maria SS. dell’Arco.

L’UBICAZIONE

Il paese è sorto sulla via Gromatica, come comprova la rete di strade parallele che la tagliano e la sfiorano: una vecchia carreggiabile attraversa l’abitato e passa a metà strada fra Trentola e Ducenta, e riappare, per ultimo tratto, ad occidente del cimitero di Lusciano; una carreggiabile che dai Regi Lagni giunge a Ponte Cavone, a sud-ovest di Frignano ed oltre. Frignano viene citato la prima volta al tempo di Zottone, quando sul suo territorio si svolse una rovinosa battaglia fra Landone II il Giovane, detto il Ricciuto, e Paldone Rapinato.

Allora il toponimo di Frignano si era trasformato in Ferrayanu. Al tempo dei Longobardi e dei Normanni Frignano viene più volte ricordato nei documenti. Un primo documento porta la data del 988, è firmato dall’arcivescovo Adinolfo ed afferma che il monastero capuano di san Lorenzo, tra gli altri poderi dei quali era stato dotato dalla principessa Aloara, ne possedeva alcuni in loco Ferrayanu et cum omni parte de ecclesia Sancti Nazarii constructa in praedicto loco. Nel 1119 il vescovo di Aversa, Roberto, riceve in defensione ecclesiae sancti Pauli Pietro Forignanese di Mairano liberandolo da ogni angaria e par parangaria. Nel 1122, in un altro documento, si parla del Barone aversano Riccardo, figlio di Goffredo, che dona al presbitero Mairano, e, dopo la sua morte, alla chiesa di Santa Maria Preziosa, un pezzo di terra que est in territorio villae Forignani maioris , al luogo detto campus de Mairano. Altri documenti sono datati 1135, 1165, 1166.

Fonte by Wiky